Il Venezuela ha completamente legalizzato l’estrazione di bitcoin
Secondo un recente decreto della Soprintendenza nazionale per i beni crittografici e le attività connesse (SUNACRIP), l’uso, la commercializzazione, l’importazione e la creazione di attrezzature minerarie nel paese sono regolati dalla nuova legge, secondo quanto riportato dai media locali.
Secondo il decreto entrato in vigore questa settimana, i residenti interessati al Crypto Trader minerario e ad altri crittografi devono richiedere una licenza con il Registro completo dei minatori (RIM), che faciliterà il trattamento delle licenze.
Una licenza speciale sarà concessa a quegli utenti che desiderano produrre utilizzando attrezzature ASIC o costruire fattorie minerarie. Tali utenti sono tenuti a fornire informazioni sul tipo di attività mineraria che stanno svolgendo.
Oltre a supervisionare la creazione e l’importazione di attrezzature minerarie, le autorità ispezioneranno anche le fattorie minerarie, senza alcuna eccezione. Inoltre, coloro che si occupano di attività minerarie in Venezuela devono conservare la documentazione e i registri per dieci anni.
Il costo di gestione di queste licenze non è ancora noto, ma sarà pubblicato successivamente dal RIM
Il documento conferma inoltre la creazione di un pool minerario digitale nazionale per riunire tutti i minatori del territorio, e quelli che operano al di fuori del pool saranno soggetti a sanzioni e infrazioni.
Rendendo l’attività mineraria centralizzata, il governo sarà quello che controllerà il reddito guadagnato sotto forma di ricompense da BTC mineraria e lo distribuirà ulteriormente tra i contribuenti. Ciò significa che il governo può imporre tasse sui pagamenti e persino congelarli del tutto.
Il Venezuela sta attualmente attraversando una crisi economica e politica, oltre all’iperinflazione e alle sanzioni guidate dagli Stati Uniti. In precedenza, il presidente Nicolas Maduro ha lanciato un crypto-petrolio chiamato petro, che il Dipartimento di Giustizia statunitense ha affermato essere utilizzato per aggirare le sanzioni e nascondere le transazioni illecite legate alla droga.